La Banda Città del Palio si esibirà nel tradizionale concerto del 25 aprile 2025 alle ore 11 in piazza Salimbeni con ingresso gratuito per tutti i cittadini, con musiche di Fucik, Strauss e Vivaldi. Dirigerà il concerto il Maestro Giuseppe Baldesi, dal 1991 direttore della Filarmonica “G. Verdi” di Asciano, e dal 2014 è direttore dell’ Unione Bandistica Senese – Banda Città del Palio di Siena, curando anche l’insegnamento e preparazione degli allievi nella scuola musicale delle due Associazioni. Il Maestro Giuseppe Baldesi, classe 1966, si è diplomato in clarinetto al Conservatorio “L.Cherubini” di Firenze nel 1984 sotto la guida del M° Francesco Bernabei; si è perfezionato con i Maestri Franco Ferranti e Antony Pay, ha inoltre frequentato il corso dell’Accademia Musicale Chigiana con il M° Giuseppe Garbarino, ottenendo il Diploma d’Onore, ed ha collaborato con la stessa Accademia in qualità di Maestro assistente al corso di clarinetto dal 1993 al ’96.
Ha partecipato a vari concorsi nazionali ed internazionali riportando tra l’altro il 3° posto al III concorso nazionale di Perugia “Il clarinetto italiano nel ‘900” e la partecipazione alla finale del V Festival di musica contemporanea di Napoli. Ha lavorato con varie orchestre tra cui l’Orchestra Sinfonica della RAI di Roma, l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna “Arturo Toscanini”, l’Orchestra da Camera di Siena e l’Orchestra Sinfonica di Savona, sotto la direzione di Maestri come Wallberg, Mata, Tamayo, Noseda.
Com’è nata la grande passione per la musica?
“Avevo in casa un clarinetto che era di mio babbo, anche lui aveva suonato nella banda della Città del Palio di Siena, e su sua proposta ho provato a studiarlo senza avere l’idea di che tipo di strumento fosse. Ho cominciato a studiare con il M° Mario Neri nella Banda Città del Palio e successivamente ho studiato all’Istituto Rinaldo Franci con il M° Francesco Bernabei. A 12 anni ho iniziato a suonare in Banda. Suonare con gli altri ha rappresentato da subito un divertimento e una grande soddisfazione, sentimenti che sono cresciuti negli anni, fino a quando, una volta diplomato in Conservatorio, ho deciso di farne una professione e di continuare gli studi musicali perfezionandomi all’Accademia Musicale Chigiana con il M° Giuseppe Garbarino e successivamente con i Maestri Franco Ferranti e Antony Pay”.
Chi è stato il primo componente della Banda a contattarti?
“Per quanto riguarda la direzione della Banda sono stato contattato da Ilaria Cancelli (allora vice-presidente) nel giugno 2013 e, dopo approfondimenti con l’allora Presidente Paolo Giannini, ho accettato l’incarico, ricoprendo il ruolo di direttore dal marzo 2014”.
A quale direttore d’orchestra ti sei ispirato?
“Ho molti direttori che mi piacciono per come interpretano i brani musicali, ma comunque ho sempre pensato che ogni direttore deve adattare il proprio pensiero musicale alla “personalità” del gruppo che dirige per poter realizzare delle esecuzioni convincenti e partecipate. Per questo motivo cerco sempre di unire la mia idea musicale a quella che proviene dal gruppo in modo di avere la migliore resa da entrambe le parti e trasferire il piacere dell’esecuzione al pubblico”.
Quali emozioni provi a dirigere la Banda Città del Palio?
“Dirigere una Banda è stimolante in quanto ti permette di affrontare brani di vario genere, le trascrizioni dai grandi lavori per orchestra, adattamenti di musica popolare e leggera, e sicuramente un vasto repertorio originale che non ha niente da invidiare ad altri gruppi. Inoltre non è da sottovalutare l’aspetto umano che caratterizza questi gruppi, riunendo componenti di età e con preparazione diverse, ma tutti uniti da una stessa passione che permette di raggiungere traguardi superando le difficoltà che possono presentarsi”
Il concerto più suggestivo.
“Ogni concerto ha il suo lato magico, ma resta il fatto che per un senese dirigere in Piazza del Campo con “la terra in piazza” rimanga una delle esperienze più emozionanti”.
La cosa più curiosa capitata durante un concerto con la banda.
“Il primo concerto che ho diretto in Piazza del Campo era una giornata particolarmente e inusualmente fredda, ma questo non mi ha evitato di sudare, tanto che a fine concerto una signora mi ha detto: <<beato lei che in questa serata riesce a sudare!>>”.
Le prove: come valuti l’impegno dei componenti?
“Come ho detto precedentemente, questi gruppi sono caratterizzati da una forte passione e collaborazione, dove ognuno mette il massimo impegno e fornisce il proprio apporto alla realizzazione di un interesse comune. Come Maestro mi augurerei di avere sempre una presenza completa dell’organico alle prove, ma essendo associazioni di volontariato questo non è possibile e apprezzo lo sforzo che ognuno dimostra in base alle proprie possibilità”.
Il bel rapporto con tutte le Contrade.
“La vita della Banda va di pari passo con quella cittadina e logicamente è molto legata alle Contrade, con le quali collabora tutto l’anno. Anche questo aspetto non è da sottovalutare, perché lega in modo stretto la Banda alla Città e ciò è dimostrato dal calore nei rapporti con le Contrade e le Istituzioni”.
Che cosa suggeriresti a un giovane appassionato di musica oggi?
“Sicuramente di venire ad imparare uno strumento a fiato alla nostra scuola e di suonare con noi: assicuriamo una crescita personale unita a tanto divertimento”.