“La Fondazione ha perso il diritto a indicare il nominativo del presidente della banca quando ha scelto di nominare una persona molto competente, ma di cui si sapeva la disponibilità limitata come Alessandro Profumo, che ha annunciato di volersi dedicare ad un altro lavoro già dalla prossima estate. Quindi la Fondazione ha sprecato la possibilità che aveva portato a casa Antonella Mansi partecipando all’aumento di capitale precedente e facendo l’accordo con i cosiddetti pattisti. Nei giornali si parla di irritazione nei rapporti con i pattisti, ma quello che conta sono le regole che stavano scritte nel patto di sindacato sottoscritto dalla Mansi: se si voleva mantenere questa condizione doveva essere negoziata prima di procedere alle nomine fatte qualche giorno fa nell’ultimo consiglio di amministrazione della Banca”. Piuttosto polemico il sindaco Bruno Valentini intervenendo sulle tensioni tra l’ente di Palazzo Sansedoni e Fintech e Btg Pactual, che si sono create dopo la scelta non condivisa dai due azionisti, della lista per il Cda della banca. Il disaccordo costerà alla Fondazione la perdita dell’unico potere rimasto, quello di nominare il presidente di Rocca Salimbeni, quando Profumo lascerà l’incarico dopo l’aumento di capitale, come ha già annunciato. Oggi a Palazzo Sansedoni è in programma la Deputazione generale, che dovrà approvare il bilancio 2014, riunione che si preannuncia piuttosto tesa.
Valentini su Fondazione: “Il rapporto con i pattisti andava mantenuto prima”
28 Aprile 2015
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