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“Quando in Toscana c’era la guerra”: un convegno a Castelnuovo apre “Albicocche rosse”

“Quando in Toscana c’era la guerra…e 70 anni dopo. 1944-2014”. E’ questo il titolo del convegno internazionale che lunedì 30 giugno riunirà storici italiani e tedeschi nell’Auditorium di Villa Chigi, a Castelnuovo Berardenga, aprendo il progetto culturale italo-tedesco “Albicocche rosse” dedicato al ricordo dell’occupazione tedesca in Italia tra il 1943 e il 1945 e di uno dei numerosi drammi civili che segnarono quel periodo, l’eccidio di Palazzaccio, avvenuto il 4 luglio 1944 nel comune di Castelnuovo Berardenga. Il convegno sarà seguito, martedì 1 luglio, da un incontro fra testimoni italiani e discendenti di soldati tedeschi, che si conosceranno per la prima volta, mentre fino a venerdì 4 luglio saranno protagonisti giovani italiani e tedeschi riuniti da “Officina della storia” per approfondire un periodo fondamentale per la storia contemporanea. I vincitori del premio dei concorsi storici della Körber-Stiftung di Amburgo, infatti, incontreranno studiosi di storia provenienti dall’Italia confrontandosi in colloqui, discussioni, interviste con i testimoni e visite a Palazzaccio per ricordare la sanguinosa estate del 1944.
Il progetto “Albicocche rosse” nasce da un accordo siglato nel 2012 tra i ministri degli esteri delle due nazioni ed è realizzato con il patrocinio della Regione Toscana e dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, il sostegno del Ministero degli affari esteri italiano e di quello tedesco, di Hapag-Lloyd-Stiftung e la collaborazione con il Goethe-Institut di Roma e l’Istituto storico della Resistenza in Toscana.
Il convegno, curato da Christiane Kohl – ex inviata in Italia e autrice del libro “Villa Paradiso” – si aprirà alle ore 10 sotto il coordinamento di Filippo Focardi, docente dell’Università di Padova, e Wolfgang Schieder, dell’Università di Colonia e presidente della Commissione degli storici italo-tedeschi, esperti di cultura commemorativa dedicata agli eventi di guerra in Germania e in Italia. Insieme a loro si confronteranno Claudio Biscarini, autore di numerosi saggi sulla storia della Seconda guerra mondiale in Toscana; Carlo Gentile, dell’Università di Colonia e membro della Commissione degli storici italo-tedeschi; Gianluca Fulvetti, dell’Università di Pisa; Paolo Pezzino, dell’Università di Pisa e membro della Commissione degli storici italo-tedeschi; Giovanni Contini, dell’Università di Firenze; Simone Neri Serneri, dell’Università degli Studi di Siena e direttore dell’Istituto della Resistenza in Toscana di Firenze; Kerstin von Lingen, dell’Università di Heidelberg; Lutz Klinkhammer, del Deutsches Historisches Institut con sede a Roma e membro della Commissione degli storici italo-tedeschi; Thomas Medicus, dell’Institut für Sozialforschung di Amburgo; Thomas Schlemmer, dell’Institut für Zeitgeschichte di Monaco e membro della Commissione degli storici italo-tedeschi e Christiane Kohl.
L’incontro fra testimoni italiani e discendenti di soldati tedeschi si svolgerà martedì 1 luglio a Villa Chigi, dalle ore 9.30 alle ore 13.30. Per la prima volta, a 70 anni di distanza dall’occupazione tedesca in Italia, si incontreranno Enio Mancini ed Enrico Pieri, sopravvissuti al massacro che fu perpetuato dalla 16esima Divisione delle SS-Panzergrenadier “Reichsführer SS” a Sant’Anna Stazzema il 12 agosto 1944; Ida Balò e lo storico Leonardo Paggi, sopravvissuti al massacro avvenuto a Civitella in Val di Chiana il 29 giugno 1944 per mano della Divisione Hermann Göring dei Fallschirmpanzer; Werner Sextro, figlio dell’Ufficiale di Stato Maggiore Kleine-Sextro della divisione Hermann Göring dei Fallschirmpanzer, responsabile di molti omicidi di massa in Toscana; Udo Sürer, figlio di un soldato della 16esima divisione delle SS-Panzergrenadier “Reichsführer SS”, ritenuta responsabile degli omicidi di massa di Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema e Vinca; Stephan Heinroth, figlio di un soldato della divisione Hermann Göring dei Fallschirmpanzer, a cui fu attribuita, nel cosiddetto processo di Verona, la partecipazione agli eccidi di Vallucciole e Cervarolo, e   Thomas Medicus, giornalista e autore di libri, nipote del generale della Wehrmacht Wilhelm Crisolli che fu ucciso dai partigiani a Modena nel 1944. albicocche_rosse_ministero_800x599
“Albicocche rosse” continuerà da venerdì 4 a domenica 6 luglio portando in scena a San Gusmè, frazione di Castelnuovo Berardenga, una coproduzione inedita fra il St. Pauli Theater di Amburgo, uno dei più antichi teatri della Germania al suo esordio in Italia, e il Teatro comunale Vittorio Alfieri di Castelnuovo Berardenga. La piece di teatro-documentario rileggerà attraverso il linguaggio teatrale e dell’arte i fatti di 70 anni fa e vedrà protagonisti sul palcoscenico numerosi attori tedeschi e italiani – tra cui David Riondino, Bebo Storti, Massimo Poggio e Daniela Morozzi – accanto ai Bruscellanti di Castelnuovo Berardenga e agli abitanti del borgo, coinvolti in uno spettacolo corale che renderà omaggio alla storia locale. L’appuntamento è alle ore 21.30 in piazza Castelli.

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