La procura di Siena ha deciso di riaprire le indagini sulla morte di David Rossi. La moglie Antonella Tognazzi, l’avvocato Luca Goracci, i consulenti Luca Scarselli (ingegnere) e Gian Aristide Norelli (medico legale) hanno illustrato, durante la conferenza stampa nella sala stampa di Montecitorio promossa dal Movimento Cinque Stelle, le indagini difensive e i motivi per cui ritengono incongrua la versione del suicidio, portando elementi a supporto dell’ipotesi dell’omicidio. “C’erano elementi che lasciavano molti dubbi: secondo me è stato ucciso” – afferma Antonella Tognazzi, moglie di David Rossi. “Io voglio i nomi degli assassini di mio marito”. La famiglia non ha mai creduto al suicidio e lo scorso 6 novembre è stata depositata la richiesta di riapertura delle indagini presentata, a mezzo del proprio difensore, proprio da Antonella Tognazzi. “Il suicidio è sempre possibile – afferma il medico legale Gian Aristide Norelli-. E’ necessario però approfondire le cause di tutte le lesioni presenti sul corpo”. “Abbiamo fiducia – afferma ai nostri microfoni l’avvocato della vedova Rossi Luca Goracci -. Sarà compito della Procura fare indagini più precise. Dalle perizie, grafologica, medico legale e dinamico fisica sulla caduta, emerge che David Rossi sarebbe stato prima colpito alla testa e poi buttato dalla finestra almeno da due persone». Le perizie dimostrano che Rossi avrebbe scritto i biglietti di addio alla moglie, poi ritrovati nel cestino, «sotto coercizione fisica o psichica – come ha affermato l’ingegnere Luca Scarselli : “La perizia ha indicato che David Rossi ha scritto sotto costrizione. C’è stato un intervento di terzi, e ancora ci sono tante perplessità”.
LE INTERVISTE:
La moglie Antonella Tognazzi