“Esiste un’unica strada per l’indagato Valentini: le dimissioni da sindaco di Siena”. Si apre così una nota della segreteria provinciale Ncd di Siena sull’avviso di garanzia per falso in atto pubblico e omessa denuncia recapitato al sindaco Bruno Valentini per fatti riguardanti il periodo in cui ha guidato l’amministrazione comunale di Monteriggioni.
“Le accuse che la procura di Siena muove nei confronti di Valentini sono gravissime per un sindaco perché tali da compromettere la fiducia in un amministratore della cosa pubblica – ricorda Ncd -. Il fatto che i presunti illeciti siano stati compiuti a Monteriggioni e non a Siena nulla cambia e politicamente l’indagato Valentini non ha altra scelta se non quella delle dimissioni. Anzi, siamo stupefatti del fatto che si sia presentato davanti ai giornalisti soltanto per leggere poche righe e rifiutare le domande scomode invece che annunciare le sue dimissioni”.
“Anche se non esiste una legge o un codice che costringano l’indagato Valentini a dimettersi, abbiamo visto amministratori di ben altra caratura, vedi quanto ha fatto il Ministro Lupi, lasciare il loro incarico solo per il dubbio di poter essere sfiorati dalle inchieste. Di fronte a un avviso di garanzia – prosegue Ncd – abbiamo sentito autorevoli esponenti del Pd locale e nazionale chiedere le dimissioni al politico di turno e allora ci aspettiamo che altrettanto succeda adesso. D’altronde lo stesso indagato Valentini ai tempi delle primarie per sindaco di Siena ricordava che il suo avversario Alessandro Mugnaioli, ‘è stato fedele sostenitore dell’indagato Franco Ceccuzzi’, e dunque ‘non può rappresentare la novità’. E si ricordi che almeno Ceccuzzi si era dimesso. Non ci possono essere due pesi e due misure. Basta con il doppiopesismo della sinistra”.
“Chi si è presentato per guidare Siena nel nome del rinnovamento e della legalità e ora si ritrova con un avviso di garanzia per falso in atto pubblico e omessa denuncia, ha il dovere morale nei confronti della città di rimettere l’incarico”, attacca Ncd.
“Ci aspettiamo un sussulto di coerenza anche da parte dei vertici del Pd senese, toscano e nazionale. Ci auguriamo che una volta tanto infatti non arrivino vuote parole di solidarietà solo in base alla tessera di partito ma si abbia il coraggio di chiedere all’indagato Valentini di farsi da parte. Guicciardini, Parrini, Guerini e Renzi non dicono niente?”, chiede Ncd.
“Siena non può permettersi di avere un sindaco indagato che resti attaccato alla seggiola per vivacchiare in attesa degli sviluppi giudiziari. Un sindaco che altri esponenti del suo partito hanno definito ‘abusivo’ e che non ha nemmeno la completa fiducia della sua maggioranza. La città ha bisogno di essere rilanciata e per farlo è necessaria una guida forte che non si chiama Valentini”.
“Da parte nostra ribadiamo che Siena deve chiudere con tutta una classe politica che con strafottenza e tracotanza ha guidato le amministrazioni locali e le istituzioni del territorio. Una classe politica che ha determinato l’impoverimento di questa città e ne ha compromesso l’immagine anche all’esterno. E’ giunto il momento davvero di chiudere con il passato per cominciare a pensare al futuro della città ma non si può fare con un sindaco indagato”, conclude Ncd.
FORZA ITALIA SULL’ AVVISO DI GARANZIA AL SINDACO DI SIENA VALENTINI
Siena non ha pace, sono ormai anni che le Istituzioni senesi sono in difficoltà a causa di avvisi di garanzia che colpiscono le massime autorità cittadine, in special modo i due Sindaci del PD che si sono succeduti, prima Ceccuzzi ed ora Valentini, a cui è arrivato un avviso di garanzia per il reato di falsità materiale e omissione d’atti d’ufficio. Noi di Forza Italia, garantisti per eccellenza, abbiamo piena fiducia nella Magistratura e ci auguriamo che venga fatta luce al più presto sulla vicenda che colpisce il primo cittadino di Siena. Ora però è necessaria una profonda riflessione politica, la città di Siena, dopo il turbine di eventi negativi di cui è stata protagonista negli ultimi anni, ha bisogno di una guida sicura ed autorevole per superare uno dei periodi più cupi della sua storia. Valentini, fino ad ora, non si è dimostrato all’altezza nel gestire le gravi criticità della città e da ora in poi con quale autorevolezza potrà proseguire il suo mandato? Durante la campagna elettorale per le comunali del 2013, Valentini si era proposto come nuova figura politica che avanzava, come il Sindaco che aveva gestito in modo esemplare il Comune di Monteriggioni. Noi, che all’epoca sostenevamo la candidatura di Eugenio Neri contro Valentini, in una conferenza stampa presentammo una Interrogazione che avevamo inoltrato al Parlamento Europeo su alcune vicende che riguardavano la gestione del Comune di Monteriggioni proprio in ambito urbanistico e, all’epoca, né venimmo derisi. A Siena e alla Toscana serve un cambiamento forte! Ci auguriamo che il 31 maggio i cittadini di Siena, ormai consapevoli di questa necessità vadano a votare per voltare pagina, sulla cattiva gestione fatta dal PD sia su Siena che sulla Toscana.
Donatella Santinelli
Forza Italia Siena
IL “CIRCOLO CITTA’ DOMANI – SINISTRA PER SIENA” CHIEDE UN PASSO INDIETRO A VALENTINI, SINDACO INCAPACE E SEMPRE PIU’ RICATTABILE
L’avviso di garanzia che ha raggiunto ieri il Sindaco di Siena, Bruno Valentini, era in qualche modo atteso, dopo le indagini della magistratura che avevano accertato varie irregolarità nel rilascio di concessioni edilizie nel comune di Monteriggioni, all’epoca in cui era Sindaco di quel Comune.
Il provvedimento emesso dalla Magistratura è grave e deve certamente indurre una riflessione politica da parte di Valentini e dell’intero Consiglio Comunale di Siena.
Noi non vogliamo emettere sentenze e sarà la Magistratura ad accertare le responsabilità penali di Valentini.
Tuttavia ciò che sta accadendo dimostra in primo luogo l’incapacità amministrativa e l’inaffidabilità del Sindaco di Siena, che ha gestito uno dei settori più importanti dell’attività amministrativa di un Comune, come l’urbanistica, in maniera se non altro distratta, delegando ai costruttori l’iniziativa e limitandosi a contrattare. Siamo preoccupati che la stessa inerzia e incapacità di avere una visione dell’urbanistica nell’interesse di tutti i cittadini, possa ripetersi a Siena.
Il capogruppo di Sinistra per Siena in Consiglio Comunale, Ernesto Campanini, ha già presentato un’interrogazione urgente sull’argomento – che non venne discussa nella precedente seduta del Consiglio perché Valentini si dilungò ben oltre il tempo massimo nella precedente risposta – mettendo in evidenza le gravi mancanze che ora sono diventate oggetto dell’avviso di garanzia: la scomparsa del documento relativo Regolamento Urbanistico del Comune di Monteriggioni, il sequestro di 23 appartamenti in via di costruzione in zona soggetta a vincoli, e molte altre irregolarità.
Al Consiglio Comunale di martedì prossimo, il Sindaco – la cui autorevolezza è ormai compromessa dall’avviso di garanzia – dovrà dare una risposta anche a questa interrogazione, comunicando le sue intenzioni.
Ci chiediamo inoltre come potrà un Sindaco, dimostratosi già debole e arrendevole verso tutte le richieste delle vecchie correnti che contraddistinguono il PD e tutte le forze di maggioranza, governare nei prossimi anni in maniera autonoma senza l’ulteriore pressione di questa vicenda.
Valentini dovrebbe, quindi, fare un passo indietro e dimettersi per non continuare a trascinare la nostra città nelle logiche di ricatti e aggrovigliamenti che hanno compromesso la vita democratica della città e lo sviluppo delle sue migliori energie intellettuali ed economiche.