L’ex ministro Corrado Passera ha deciso di ritirare il suo piano di salvataggio del Monte dei Paschi, sottolineando “un atteggiamento di totale chiusura da parte della Banca”. La banca da parte sua ha replicato dicendo che “si trattava di una proposta non vincolante, formulata per conto di investitori di cui non sono state rese note le generalità e non ancora ‘solidificata'”.
La motivazione sta nell’ostacolo rappresentato dalla richiesta di avviare la ‘due-diligence’ sui conti del Gruppo, che non è stata accettata. La disponibilità è stata soltanto quella di permettere a Passera l’accesso alle informazioni che verranno rese accessibili con la data-room, ma la richiesta di Passera era di andare oltre, con la possibilità di analizzare nei dettagli i numeri della Banca.
Secondo la banca si tratta di argomentazioni “infondate e incompatibili” con i principi di parità informativa e con la necessita di proteggere le informazioni.
Intanto l’a.d Marco Morelli è volato negli Usa per incontrare nuovi investitori e convincerli a puntare sulla ristrutturazione di Mps, dopo la tappa di ieri in Qatar, dove avrebbe incontrato il fondo sovrano Qia (Qatar Investment Authority). Previste ulteriori ‘missioni’ in Asia, a Singapore e a Hong Kong.
In Borsa il titolo Mps entra agli scambi ma finisce subito in asta di volatilità. Lo stop mentre cedeva il 6%%, a 0,23 euro. Poi rientra e tra stop&go cede il 9%. Oggi in programma una nuova seduta del board del Monte con il ceo Marco Morelli che sarà collegato dagli Usa dove è impegnato nel roadshow.