“Domani sarò a Firenze, perché da sempre mi sono impegnata sui temi dei diritti civili, ma soprattutto domani, dopo la strage di Orlando e dopo la violenza che ha colpito la deputata laburista inglese Jo Cox, il Toscana Pride assume un peso ancora più significativo. Esserci, ed essere in tanti farà la differenza, per dare un messaggio di grande spessore e compattezza sui diritti civili e contro ogni forma di intolleranza e soprattutto contro quella follia omofoba, che ad Orlando si è incontrata con quella fondamentalista”. Così Susanna Cenni, parlamentare del Partito democratico, esprime la sua adesione al Toscana Pride, in programma domani, sabato 18 giugno, a Firenze.
“Il Pd – prosegue la parlamentare toscana – ha mantenuto un impegno fondamentale con l’approvazione della legge Cirinnà, raggiungendo un traguardo atteso da decenni e sollecitato dalle istituzioni europee. Un passo importante ma sicuramente un primo step, perché non bisogna ritenere “esaurita la pratica”. Restano ancora la questione stepchild, le adozioni e una legge per il contrasto all’omofobia. Domani a Firenze sarà una nuova occasione per ribadire il nostro impegno per il riconoscimento dei diritti e contro ogni forma di discriminazione. Per questo mi sento di apprezzare con sincerità la scelta di tantissimi comuni della provincia di Siena e della Toscana di essere presenti. Certo, sarebbe stato importante anche avere il Comune di Firenze. La Toscana ha già fatto molto negli anni e credo possa fare ancora tanto. Invito tutte e tutti i sinceri democratici e coloro che credono in un Paese capace di valorizzare e tutelare le differenze a essere con noi. Sarà una bella giornata per la Toscana e per tutto il Paese.”
“La settimana dell’intolleranza si è chiusa con l’omicidio della Deputata laburista inglese Jo Cox, una giovane donna impegnata nella tutela dei diritti dei più deboli e dei rifugiati di guerra. Questo incredibile omicidio conferma che l’estremismo causa tragedie indipendentemente dalle persone e dalle motivazioni a cui si applica. Per questo motivo vorrei ribadire un concetto che spesso viene frainteso: i gusti, l’educazione, i costumi, non hanno niente a che vedere con i diritti. Spesso confondiamo le modalità (composte, educate, sguaiate, provocatorie) con il messaggio che esse portano; e molti posizionamenti, anche politici, cadono nella contraddizione di non accorgersi che tanto più i diritti sono negati, tanto più la loro rivendicazione forza i limiti del nostro conformismo. Domani sarò a Firenze al Toscana Pride, perché nel mondo ci sono milioni di persone i cui diritti fondamentali sono violati a causa del loro orientamento sessuale. Sarò a Firenze perché nel nostro Paese, che pure ha compiuto un passo avanti fondamentale con la legge sulle unioni civili, l’accettazione piena delle differenze trova ancora difficoltà ad affermarsi”. Con queste parole Luigi Dallai, deputato del Partito democratico, esprime la sua adesione al Toscana Pride, in programma domani, sabato 18 giugno, a Firenze.
“E’ importante essere in tanti – continua Dallai – istituzioni, associazioni, semplici cittadini per esprimere la nostra vicinanza ad una comunità che è vittima di aggressioni e discriminazioni quotidiane, che troppo spesso passano in silenzio, finché non diventano tragedie come quella di qualche giorno fa ad Orlando. Il poter mostrare ciò che si è, il considerare l’orientamento sessuale e l’identità di genere come qualcosa di innato e non qualcosa da nascondere è parte delle nostre libertà. Portare in piazza l’orgoglio, oggi, è la migliore risposta che possiamo dare alla minaccia del terrorismo, che con la paura vuole restringere gli spazi democratici e renderci meno liberi”.