“Ora servono nuovi interlocutori nella giunta del Comune di Siena”. Affermava pochi giorni fa il neoeletto consigliere regionale Stefano Scaramelli. Parole che hanno, però, scatenato una immediata risposta da parte del primo cittadino Bruno Valentini: “La giunta la decido io – afferma – Scaramelli pensi a fare il consigliere regionale”. Botta e risposta che ha creato anche delle perplessità all’interno dell’Amministrazione comunale, dopo il totonomi per un possibile rimpasto che ha visto coinvolti Alessandro Trapassi e Sandro Vannini. “Trovo bizzarro che i consiglieri regionali si occupino delle giunte comunali – afferma Valentini – ognuno ha un compito e Scaramelli deve pensare a rappresentare gli interessi dei comuni del loro territorio e insieme a Bezzini, deve provvedere a stabilire un proficuo rapporto istituzionale con il presidente Rossi”. Ping pong anche sulla questione della nuova segreteria provinciale. Niccolò Guicciardini riunirà oggi pomeriggio gli organismi e poi, nei prossimi giorni, uscirà la composizione definitiva. “Il Pd ha svolto una campagna elettorale che ha messo in primo piano il candidato rispetto al partito – afferma il primo cittadino a riguardo – molti coloro che sono all’interno della segreteria si sono schierati per un candidato rispetto ad un altro. Certo, io non voglio pensare ad una notte di lunghi coltelli, dove chi vince non fa prigionieri, perché serve un partito che rispetti la pluralità di opinioni. Ma capisco che sarà, comunque, necessario vedere se la segreteria gode ancora della fiducia che aveva prima delle Regionali”. Ma in settimana, mentre avvenivano questi litigi interni fra le varie posizioni, il sindaco Valentini è andato anche in Procura per rispondere sull’indagine edilizia che vede coinvolto il comune di Monteriggioni quando lui era primo cittadino. “Sono sereno e mi sento sollevato. Ho risposto dettagliatamente a tutte le domande che mi sono state poste e ringrazio per questo la Procura – conclude – spero di aver fornito tutti i chiarimenti necessari ad archiviare questa vicenda. Resto fiducioso.
Simona Sassetti