Il progetto di Siena capitale italiana della cultura 2015 sarà legato ad un nome: Ambrogio Lorenzetti. Una figura eccezionale, che morì come il fratello Pietro, durante quella terribile epidemia nell’antico ospedale del Santa Maria della Scala, oggi divenuto grande museo. La visione complessiva del progetto di Siena trae, dunque, spunto dall’idea della rinascita culturale della città avvenuta dopo il 1348, anno in cui la peste uccise quasi la metà della popolazione, e dopo il quale lo spazio pubblico cittadino fu percepito e usato in un modo nuovo, aprendo la strada al Rinascimento. Ma ci sarà anche spazio per l’arte contemporanea a partire dalla performance dello street artist Clet Abraham che rappresenterà un grande sorriso sulla facciata di Palazzo Pubblico per il progetto “Sorride Siena”. Rappresentativa sarà anche la celebrazione della nascita di Alberto Burri, attraverso la grande figura di Cesare Brandi, che fu collezionista di quattro importanti opere dell’artista umbro e di altri grandi del Novecento, da Giorgio Morandi a Renato Gattuso a Giacomo Manzù e Filippo De Pisis. Di grande rilevo saranno le iniziative dedicate all’imprenditoria culturale giovanile, saranno pubblicati bandi dedicati a start-up in ambito di rigenerazione urbana e di attività ricreative e culturali in tre luoghi suggestivi ma poco utilizzati del Centro Storico: il Mercatino di Cammolia, “Il Tartarugone”, vecchio mercato di Siena in cui sarà realizzato un “Urban bike center” dedicato alla mobilità sostenibile, e la Fortezza medicea, uno spazio finalmente dedicato a musica e attività per i giovani in un innovativo spazio multimediale.
Simona Sassetti