Le indagini sino ad ora svolte dalla Squadra mobile della Polizia di Stato di Siena, coordinate dalla Procura di Siena, hanno permesso di accertare che la 33enne Yuleisi Ana Manyoma Casanova di nazionalità colombiana è deceduta sul colpo a seguito di uno sparo a distanza ravvicinata partito da un fucile calibro 16 caricato a pallini. Quando il colpo è partito, il fucile era nelle mani del compagno LF.P.B. di anni 26, anche lui di nazionalità colombiana, mentre i due si trovavano soli nella camera da letto dell’abitazione ove vivevano. Al momento del fatto all’ interno dell’immobile si trovavano, in diverse stanze, altre persone.
L’arma era detenuta illegalmente e per questo reato il cittadino colombiano è stato tratto in arresto nella quasi flagranza di reato con conduzione presso la locale casa circondariale. Nelle prossime ore si provvederà alla richiesta di convalida da parte del Gip.
Le indagini, protrattesi per tutta la notte ed ancora in corso, sono dirette, in particolare, a chiarire la dinamica dello sparo. Una serie di elementi in fase di ulteriore verifica, hanno determinato l’Ufficio anche al fine di permettere una idonca difesa da parte dell’indagato, ad iscrivere il procedimento per l’ipotesi di reato di omicidio doloso aggravato dalla relazione affettiva e dal rapporto di convivenza, anche se il prevenuto, nel corso dell’interrogatorio a cui è stato sottoposto nella notte, ha decisamente negato la volontarietà riferendo di un colpo partito accidentalmente.
A seguito di alcune dichiarazioni raccolte dalla polizia giudiziaria e all’esito della perquisizione dalla stessa svolta presso l’abitazione, il cittadino colombiano è altresi indagato per maltrattamenti in famiglia, detenzione abusiva di munizioni e di sostanze stupefacenti di tipo leggero.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e l’indagato deve ritenersi presunta innocente fino ad un definitivo accertamento della colpevolezza con sentenza divenuta irrevocabile.